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  • Immagine del redattoreElisa Corallo

Il Paris-Brest

Aggiornamento: 5 mag 2020

Forse meno conosciuto in Italia, il Paris-Brest è sicuramente in Francia uno dei classici più amati. Venite a conoscerlo e a scoprire la sua storia.

Forse meno conosciuto in Italia, il Paris-Brest è sicuramente in Francia uno dei classici piú amati. Venite a conoscerlo e a scoprire la sua storia.



Paris-Brest
Paris-Brest


Piccolo disclaimer: conosco i termini tecnici della pasticceria praticamente solo in francese, e non sono nemmeno sicura che esista sempre una traduzione. In fondo alla pagina troverai quindi qualche breve spiegazione dei termini che ho lasciato in francese nell'articolo.


Fra i dolci della pasticceria tradizionale francese, non solo il Paris-Brest é uno dei piú popolari ma é anche quello per cui personalmente provo più affetto. Fatto a base di pâte à choux (la pasta con cui si fanno i bigné per intenderci), farcito con della créme mousseline al praliné e ricoperto di dorate mandorle sfilettate e zucchero a velo, si presenta tradizionalmente con una forma rotonda "a ciambella".

Prima che i pasticceri moderni iniziassero a rivisitare i classici, proprio questa forma era, oltre al gusto di nocciola, il suo tratto distintivo. Allora oggi vi racconterò la sua storia e capirete anche perché gli sono così affezionata.

Il Paris-Brest é stato creato nel 1910 dal pasticcere Louis Durand per rendere omaggio alla corsa ciclistica Paris-Brest, da cui prende appunto il nome. La forma rotonda é quindi un omaggio alla ruota, simbolo della bicicletta.

La richiesta di creare un dolce per questo evento veniva direttamente dal suo fondatore, il giornalista Pierre Geffard, che voleva così promuovere la bicicletta e il suo giornale, Le petit Journal.

Oggi il Paris-Brest é declinato tanto in dimensione grande da tagliare e condividere che in formato individuale. Pare però che in origine il formato fosse solo grande (venduto intero o tagliato a fette) ed in alcuni casi addirittura assortito di raggi in pasta di pane per rendere più realistica la ruota.

Ed ecco qua il fascino che me lo rende così caro. Da pasticcera-ciclista, quando lo addento e lo mastico, non gusto solo la crema alla nocciola e le mandorle grigliate, ma penso anche a questa corsa da ciclismo eroico e sogno ad occhi aperti.

Per chi non la conoscesse, la Paris-Brest é una corsa ciclistica nata nel 1891, che non si limita in realtà ai "soli" 600 km per andare appunto da Parigi a Brest, ma comprende anche il ritorno. Quindi di fatto si tratta di correre 1200 km, Parigi-Brest-Parigi e...il tutto entro 84 ore !


Oggi non é più una corsa del circuito professionista ma rientra fra le "randonnés" ed è una corsa di ultra-endurance non competitiva per amatori. Questo tipo di corse lunghissime è un marchio del "ciclismo eroico", quello delle origini, quando le tappe dei grandi giri non erano 21 ma 7 e lunghe il doppio o il triplo di quelle odierne. Senza contare che si correva non su bici superleggere e megaperformanti né su strade asfaltate, bensì su vie sterrate e con mezzi che pesavano 20 kg.


Sapendo tutta questa storia di corse leggendarie, si può dire che con un Paris-Brest si addenta un pezzo intero della storia del 900 francese e del ciclismo piú in generale. Forse è per questo che, purché sempre buono, mi "dà meno gusto" nelle forme rivisitate...


... a meno che non si mante un richiamo forte alla tradizione.


Le parole della pâtisserie Crème mousseline - Si tratta di una crema pasticcera arricchita e montata con del burro per ottenere una consistenza più compatta e tranchable (tagliabile... esiste questa parola in italiano???).

Pate à choux - Si tratta dell'impasto con cui si realizzano quelli che in Italia si chiamano bigné e in Francia choux. Questo impasto viene usato per realizzare diversi prodotti, che prendono nomi diversi in base alla forma e alla guarnitura: choux, éclairs, réligieuses, Paris-Brest, salambo. Ricordiamo anche che con i piccoli choux si monta il dolce da cerimonia per eccellenza della pasticceria francese: il croquembouche. Praliné - Il praliné é ottenuto frullando dei frutti secchi tostati e caramellati (mandorle e nocciole, ma esiste anche al pistacchio) fino ad ottenere una crema abbastanza pastosa, più o meno granulosa secondo il livello di lavorazione. In pasticceria il praliné non si consuma puro ma serve per aromatizzare creme o impasti. In cioccolateria è anche alla base di diverse preparazioni per farcire i cioccolatini.


(piccola precisione rispetto a questo articolo di wikipedia: l'ultima ad oggi che scrivo, si é svolta nel 2019).


E voi conoscevate questa storia? Avete mai mangiato il Paris-Brest?

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